Centrale termoelettrica Letimbro
Descrizione area
(Rinaldo Negri, 1905-10)
L’elettrificazione del Ponente Ligure si può comodamente riassumere in un nome: Rinaldo Negri, ingegnere ben introdotto nel mondo imprenditoriale milanese in quanto genero del “patròn” G.B. Pirelli, nonché co-fondatore della società elettrica omonima insieme a Carlo Esterle, direttore della Edison e a sua volta progettista di centrali, una delle quali, a Cornate d’Adda, porta ancora il suo nome.
Il gruppo Negri inizialmente opera nell’estremo Ponente, dove l’orografia delle Alpi Marittime permette la costruzione di impianti idroelettrici; nel frattempo però a Savona va formandosi, tra il porto e il Letimbro, un nuovo polo industriale sempre più affamato di energia.
Negri allora, approfittando della disponibilità di carbone garantita dal porto, si decide a progettare una centrale termoelettrica proprio alla foce del torrente: con una potenza installata di 22 MW è un impianto tra i più grandi in Europa in quel momento; l’inaugurazione del nuovo sito, nel 1910, è inoltre l’occasione per trasferire la sede legale della Società Negri da Porto Maurizio a Savona. L’insediamento, oltre alla centrale propriamente detta, comprende un blocco uffici e una stecca di alloggi per i dipendenti, il tutto ingentilito da un disegno di matrice viennese, seppur essenziale.
Dismessa e privata degli apparati negli anni ’70 a seguito dell’attivazione della nuova centrale di Valleggia, la “Letimbro” è stata oggetto di un’operazione immobiliare fra il 2005 e il 2017 e oggi è sede di un centro commerciale tutto sommato rispettoso dell’involucro che lo ospita.
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